La ricerca con il metaldetector, trucchi e consigli

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Piccola guida per la ricerca con il metal detector

 

Questa piccola guida si rivolge a chi per la prima volta si affaccia al mondo del metal detecting.

Solitamente chi acquista il primo metal detector non conosce bene come approcciarsi sul campo.

Innanzitutto bisogna considerare che per operare bene con il metal detector ci vuole anche l'equipaggiamento giusto.

Il campo infatti dove si andrà a cercare potrà presentarsi in diverse condizioni, morbido a causa di una pioggia recente, molto duro poiché è secco da settimane, nel bosco si incontreranno radici o erba molto alta.

Per questo motivo è bene equipaggiarsi di diverse tipologie di strumenti da scavo e con l'abbigliamento giusto.

In primis sarà opportuno avere una picozza draper

 

Mini piccozza draper

 

 

 

Questo tipo di piccozza permetterà di fare piccole buche sia in terreni molto duri sia tra le radici.

E' sempre conveniente averla a portata di mano poiché durante la ricerca potrà capitare di passare dal campo al bosco.

 

In secondo luogo molto importante è la pala da scavo. I principianti sovente sottovalutano questo strumento orientandosi verso pale economiche che hanno scarsa affidabilità e durata.

La pala da scavo meglio sia in acciaio, che abbia una dentatura per recidere eventuali radici ed una lunghezza che ne permetta un trasporto agevole. Molte volte si scelgono pale economiche che sono pesanti e hanno una lunghezza non appropriata.

Per questo consiglio di scegliere una pala in acciaio, come la t140 emiter, che non risentirà di terreni duri o sassi presenti.

 

Pala acciaio t140

 

 

 

Molto utile sarà anche un pinpointer che consentirà diversi vantaggi. Per gli obiettivi piccoli che ben si nascondono nella zolla di terra e i targhet che non sono stati centrati e si trovano a lato della buca consentirà un rilevamento molto più semplice e veloce. Un pinpointer che consiglio è il Garrett propointer 2 oppure il Garrett propointer at az-lynk che si può immergere in acqua.

 

Pinpointer propointer 2

 

 

Altro equipaggiamento utile sarà anche un marsupio ed uno zaino capiente che sia in grado di poter trasportare sia la pala che il metaldetector stesso.

 

Zaino backpack camo

 

RICERCA DEI LUOGHI E RICERCA SUL CAMPO

 

Per cominciare bisogna fare una premessa: la ricerca in zone archeologiche o zone ad interesse archeologico non è consentita.

Ogni campo potrà essere di interesse per la ricerca, di solito in primis si fa affidamento alla toponomastica per avere una prima idea della età storica di una zona in un comune.

Secondariamente si potrà fare affidamento ai piani regolatori di zona, scaricabili dal sito del comune interessato. In questo modo sarà possibile avere una idea di tutte le zone libere dove cercare.

 

Si potrà poi utilizzare qualsiasi software per vedere le mappe da satellite ed avere qualche informazione sulla conformazione del terreno che si andrà ad incontrare.

 

Può capitare alle volte di trovare un campo che sembra privo di targhet, un consiglio personale è quello di non concentrarsi subito su una zona ma di avere più zone di interesse.

Nel caso ci sia imbattuti per la prima volta su un campo consiglio due cose: se un campo è arato di ricercare ai bordi del campo, questo permetterà di individuare i targhet più grossi che l'aratro nei corso degli anni avrà spostato, questo permetterà di farsi subito un'idea della quantità e tipologia di targhet. Secondo consiglio se il campo è vasto è quello di spazzolare il campo a X, partendo dagli angoli del campo e andando verso l'angolo opposto. Anche questa tecnica permette subito di avere una idea della quantità e tipologia di targhet che il campo può offrire. In un secondo momento quindi si potrà optare per una ricerca più approfondita spazzolando il campo per intero.

Consiglio di aiutarsi con un programma Gps che traccia i nostri spostamenti, questo record permetterà di considerare in futuro, quando si voglia tornare sullo stesso campo, le zone che non sono state battute.

 

 

Durante lo scavo si cerchi di non soffermarsi su obiettivi instabili e troppo profondi, a meno che si sia in ricerca bellica o relic hunting, ma di scovare i bersagli più buoni e facilmente scavabili. In questo modo si potrà comunque avere una idea del campo e si potrà tornare poi in un secondo momento sullo stesso campo grazie al gps per scavare i targhet più profondi che si sono lasciati dietro.

 

In questo modo si ottimizzerà il tempo di ricerca e la quantità stessa di targhet sarà maggiore.

 

Per quanto riguarda i boschi un consiglio personale è quello di guardare da satellite quale campo o bosco offre dei terrazzamenti. Questo probabilmente fornirà un campo terrazzato dove in passato si erano coltivate vigne.

 

Mentre si raggiunge il posto si potrà battere i lati del sentiero stesso, magari durante una breve sosta qualcosa forse sarà smarrito.

 

In sintesi quindi per una uscita fruttuosa consiglio di non soffermarsi su un singolo posto ma cercare più campi di ricerca, si potrà tornare in un campo in un secondo momento.

 

Portare sempre una torcia, un kit pronto soccorso, acqua e batterie di riserva. Nei mesi estivi scegliere magliette leggere a maniche lunghe e dotarsi di uno spray antizanzare. Tutti questi piccoli accorgimenti permetteranno di non abbandonare la ricerca dopo poche ore.

 

Nella speranza che questa guida vi sia stata utile non esitate a contattarci per avere altri consigli.

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